Ascolta la versione audio dell’articolo

Con la mostra intitolata “I Grandi Mughal: Arte, Architettura e Opulenza”, il Victoria and Albert Museum di Londra continua l’indagine espositiva focalizzata sulla storia e l’arte dell’Asia Meridionale, ponendo l’accento sulla rilevanza dettata dall’incredibile fioritura creativa e la cultura internazionale dell’India Mughal durante il regno dei suoi più importanti imperatori.

La dinastia Mughal fu fondata nel 1526 da Babur, un principe timuride proveniente dall’Asia Centrale. Al suo apice, l’impero Mughal si estendeva dal Kabul (nell’attuale Afghanistan) fino ai confini dei sultanati del Deccan nel sud dell’India, e da Gujarat a est, fino a Bangladesh.

Gli inizi della collezione del V&A

Nel corso degli anni, il museo ha promosso ricerche avanzate sull’arte e la cultura mughal, instaurando stretti legami con i principali specialisti a livello internazionale che hanno contribuito alla realizzazione dei documenti e dei testi presentati a corredo degli arte-fatti in mostra. Come ricorda Tristram Hunt direttore del museo: “Per l’exhibition il V&A ha attinto alla propria collezione di arte di questa civiltà, una delle più ricche e variegate al mondo. Il museo ha iniziato a collezionare arte libraria Mughal nel 1896 con l’acquisto di una parte dell’Akbar-nama, la cronaca illustrata della vita dell’imperatore Akbar. Le sue tavole riportano tutte le iscrizioni con i nomi degli artisti musulmani e indù che le realizzarono sotto la guida di maestri iraniani”.

Il percorso espositivo

Le sezioni del percorso si caratterizzano come la grande esposizione di un vasto impero pre-moderno ancora poco conosciuto nel Regno Unito che celebra i trionfi artistici del periodo d’oro della corte Mughal (circa 1560-1660). La mostra raccoglie oltre 200 opere che spaziano dai regni degli imperatori Akbar (1556-1605), Jahangir (1605-1627) e Shah Jahan (1628-1658), celebrando la maestria e la creatività delle loro officine di corte. Tra le opere esposte, ci sono capolavori mai presentati prima, che dimostrano la straordinaria abilità dei maestri artigiani Mughal.

La prima sezione introduce il regno di Akbar, considerato uno dei più grandi imperatori della storia dell’India. Salito al potere all’età di tredici anni nel 1556, Akbar intraprese una serie di conquiste militari e, nonostante i tumulti durante il suo regno, fu anche un periodo di grande innovazione artistica. Akbar promosse nuovi mestieri e fondò numerosi laboratori, tra cui quello degli orafi e la Casa dei Libri. Tra gli oggetti esposti vi sono due olii rari dell’Hamza-Nama, un’opera commissionata da Akbar negli anni ’70 del 1500, che racconta le gesta del leggendario eroe musulmano Hamza. Le pitture di questo manoscritto, che mescolano le tradizioni artistiche iraniane con quelle indiane, sono tra i primi esempi di pittura Mughal.